Il quartetto “Mishmash” (termine mobile che in varie lingue racchiude diversi significati legati al concetto di “mescolanza”) formato da Marco Valabrega al violino e viola, Domenico Ascione alle chitarre e ‘ud , Bruno Zoia al contrabbasso e Mosshen Kasirossafar alle percussioni persiane, propone una versione molto originale e affascinante del complesso di suoni che abitano il Mediteranneo, il mondo medio-orientale, i paesi dell’ Est.
Gli spunti principali sono nel repertorio klezmer ( la musica delle comunità ebraiche askhenazite), nelle romanze sefardite che abbracciano un territorio dalla Spagna alla Turchia, nei brani tradizionali di musica persiana e medio-orientale, nei brani originali e d’autore ispirati da queste stesse culture musicali, con scelte di arrangiamento e d’ esecuzione che ricreano quel sapore “vagabondo” che da sempre caratterizzano questi repertori.
Il quartetto , che si esibisce regolarmente in numerosi festivals nelle principali città italiane e estere , partecipando anche a trasmissioni radio-telelevisive, ha appena pubblicato il suo secondo album “Parvanè”, per la Finisterre, dopo il primo album, “Delta”, che aveva riscosso lusinghieri consensi da parte di pubblico e stampa specializzata .
“…ancora oggi i viaggiatori dello spirito corrono avanti e indietro come anime curiose e inquiete, incapaci di posarsi, inconsapevolmente occidentali ad oriente e viceversa. Mishmash è una di queste appassionate carovane in viaggio, piena di facce e di colori, dove le voci e le corde si intrecciano e si dissolvono, in una lingua unica, nata per parlare al mondo, lungo un viaggio che non finirà mai.” Mauro Pagani
“La musica dei Mishmash è lamento biblico, rievocazione, memoria di sè, pianto , riso, invocazione, allegria, suono dell’anima universale, profondità, fine e ricominciamento, terra ed elevazione, eco, pastorizia, cuore Yiddish, dialogo musicale che unisce le diversità e le somiglianze umane, creando un’armonia spirituale e carnale insieme con qualcosa che stimola la voglia di vivere, sollevarsi, muoversi e commuoversi.” Edith Bruck
I musicisti:
DOMENICO ASCIONE: chitarre,‘ud e voce. Uno dei più brillanti ed eclettici chitarristi italiani, ha intrapreso lo studio della chitarra con Bruno Battisti D'Amario , diplomandosi nel 1985 presso il Conservatorio "S. Pietro a Maiella" di Napoli. Dal 1986 al 1989 si è perfezionato con Angelo Gilardino seguendo i suoi corsi estivi. Ha studiato armonia e contrappunto con Valentino Miserachs e composizione con Aldo Clementi. Inoltre ha compiuto studi musicologici presso l" Istituto Superiore di Paleografia e Semiografia musicale" di Roma diretto da Francesco Luisi. Nel corso della sua carriera ha svolto e svolge una intensa attività concertistica come solista, accompagnato da orchestre e in varie formazioni cameristiche , che lo ha portato nelle maggiori città italiane, in tutt’Europa,Brasile,USA,Africa. Nei suoi “recitals” ha sempre privilegiato il repertorio del ‘900 e contemporaneo, eseguendo, tra l’altro, numerose volte un autentico “tour de force” come l’opera integrale per chitarra di H. Villa-Lobos, riscuotendo sempre l’unanime consenso di pubblico e di critica. Ha collaborato più volte con il Teatro dell'Opera di Roma. Ha inciso un disco solistico per la Lira Records con musiche di Giuliani ,Sor , Gilardino , Petrassi e Maderna , per la Bottega Discantica con il flautista Romolo Balzani, per Fonè con la cantante Miriam Meghnagi, per le Ed. Paoline in un ensemble di musica contemporanea e ha registrato per la Televisione svizzera italiana e la RAI. Da alcuni anni è molto attivo anche nel campo della “world music” come compositore ed esecutore: con il Mishmash Quartet ha inciso "Delta" per Finisterre, "crossover" tra musica colta e musica di tradizione orale di origine ebraica (musica klezmer, yiddish, sefardita) e del medioriente ed è appena uscito “Parvanè” di cui ha curato direzione artistica e arrangiamenti e che contiene suoi brani originali. Con la cantante e attrice Evelina Meghnagi e il percussionista Arnaldo Vacca ha inciso " Di voce in voce" per MRF . Collabora inoltre con la Tarantula Hypertext Orchestra di L. Cinque suonando insieme a maestri come Jivan Gasparian. Con lo stesso Luigi Cinque e Mauro Pagani ha suonato in Yemen per le manifestazioni d’apertura di Sana’a , capitale della cultura araba per il 2004. Come compositore è attivo sopratutto in campo didattico ed ha pubblicato per la Berbèn . Per la stessa casa editrice ha revisionato brani di autori contemporanei. Ha vinto ed é stato premiato in vari concorsi nazionali ed internazionali fra cui l'8° Concorso nazionale "Città di Parma" (1987) ed il 20° Concorso internazionale "F. Sor" di Roma(1991). Vincitore del concorso a cattedre nei Conservatori per esami e titoli, è titolare della cattedra di chitarra presso il Conservatorio "U. Giordano" di Foggia. Tiene annualmente i corsi estivi di interpretazione musicale di Lucera, Viggiano, S.Agata, Acropoli e il corso biennale di perfezionamento presso l’Accademia Musicale Romana, di cui è direttore artistico. MARCO VALABREGA: violino e viola, nasce a Roma da madre attrice. Dopo aver iniziato gli studi di violino e pianoforte presso il conservatorio di musica S.Cecilia in Roma, percepisce l’esigenza di proseguire la ricerca musicale come autodidatta. Rafforzato dall’ atmosfera musicale trasmessagli in parte dai suoi nonni materni prosegue con passione lo studio del violino diplomandosi nel 1988 . Contemporaneamente inizia una collaborazione con l’orchestra del teatro dell’ opera di Roma. Da allora dedica parecchio del suo tempo alla ricerca filologico-espressiva sia nel campo della musica antica sia in quella della musica classica dando vita a diverse formazioni cameristiche spaziando dal duo con il pianoforte al quintetto, dal trio violino flauto e corno inglese all’orchestra barocca sia come solista che come componente orchestrale. Dal 1993 a tutt’oggi insegna costantemente il violino presso le scuole statali ad indirizzo musicale. Durante lo stesso anno intraprende lo studio della viola su di uno strumento costruito dal liutaio francese Patrik Seaux. Dopo qualche tempo svolge attività concertistica anche come violista in duo con il pianoforte e in quartetto d’archi. Nell’estate del 1994 nasce Flavio. Nel maggio del 1996 nasce Daniele. Nella estate del 1997 si diploma in viola. Parallelamente intraprende, insieme al chitarrista Domenico Ascione una ricerca esecutivo-espressiva di tutta quella musica popolare di tradizione ebraica che abbraccia l’area balcanica sino a sfociare nella comprensione e nell’esecuzione della musica medio-orientale. MOHSSEN KASIROSSAFAR: percussioni persiane, zarb e daf, nato a Mashad (Iran), nel '80 comincia a imparare lo zarb da autodidatta seguendo la tradizione orale. Nel ‘83 conosce K. Kalhor e successivamente M.R. Lofti con i quali comincia a perfezionare la sua tecnica , mentre nell’ 86 frequenta la scuola del grande percussionista iraniano N. Farhanfar a Teheran , partecipando con lui ed altri musicisti a molti concerti, diversi dei quali in Italia. Kasirossafar oltre a collaborare con musicisti persiani ha lavorato anche con importanti musicisti italiani ed internazionali quali E. Morricone, L.Cinque, G.Schiaffini, D.Glanert, ecc. partecipando alla realizzazione di vari CD e registrazioni. Inoltre fà parte di diversi gruppi musicali che vanno dalla musica medievale a quella contemporanea.Insegna lo zarb e il daf e si dedica al restauro e alla liuteria. BRUNO ZOIA:contrabbasso cinque corde e basso elettrico. Nato nel 1961 a Genova, ha studiato contrabbasso sotto la guida di E. Benzi; si diploma con A. Capanni presso il Conservatorio di Genova nel 1987, si perfeziona nel jazz con insegnanti quali David Holland, J.F.J. Clark, Charlie Haden, Buster Williams, Roberto Della Grotta e con P.Arcà per l' armonia e la composizione. Nel corso degli anni ha preso parte a diverse tourneès in Italia e all'estero, alternando gli impegni fra orchestre sinfoniche, opere liriche, formazioni da camera, gruppi Jazz (fra gli altri in quartetto con Paolo Silvestri, Claudio Lugo e Massimo Sarpero, Nino Rao trio, conPeter Gullin, Giorgio Cuscito Quartet, A. Braido trio,“Swingin’ the Twenties” di Red Pellini, Cicci Santucci-Luca Iacovella Quintet, con Dick Sudhalter al Jazz Festival del Lago Maggiore, con il gruppo diLino Patruno, l’Hot Club de Zazz di Xavier Rigaut,Nicola Puglielli, Luca Pagliani, Roberto Nicoletti , Toni Germani quartet al S.Francisco Yerba Buena Garden Jazz Festival, ecc.) ha fatto diversi turni di musica leggera e registrato per il cinema. Fra gli altri ha collaborato con Lee Konitz, Chet Baker, Steve Lacy, Paul Lovens, Misha Mengelberg, Tristan Hossinger (della Globe Unity Orchestra), F. Don Moye e J. Jarman . Fra le varie orchestre: Orchestra Sinfonica della R.A.I. di Torino, Arena di Verona, Teatro Massimo di Palermo,Teatro di Bastia, ed altre. A Genova ha sviluppato per conto della Provincia iniziative, concerti e seminari in formazioni quali Jazz Medley, Kranio, il trio Rao, il Braibop (con A. Braido alla chitarra).Ha suonato nel complesso da camera di Mauro Maur e nell' Ottetto Italiano di Fiati. Ha fatto musica per teatro (teatro di Roma con la regia di G. Dall’Aglio, compagnia di Caterina Vertova in Yerusalem). Ha inciso e partecipato a diversi cd fra cui, oltre a quelli registrati con i Mish Mash, a “Film Favorites” del quintetto di Cicci Santucci, “Di voce in voce” di Evelina Meghnagi (MRF 2001), “Kalevala-The Wedding” (Musea Records France 2003), “Swingin’ the Twenties” di Red Pellini ed all'ultimo cd di Marilia Vesco "Marilia's City"
La cantante: Yasemin Sannino
La partecipazione recente al progetto della bravissima cantante Yasemin Sannino contribuisce a vestire di grande fascino e classe internazionale questo recital. Yasemin, è nota per aver interpretato la colonna sonora del fim di successo "Le fate ignoranti" di Ozpetek. Recentemente tornata da una serie di concerti a Yokohama e a Mosca, vissuta in giro per il mondo, ha assorbito diverse influenze musicali, ed è forse l'unica cantante nel panorama italiano a saper cantare con uguale maestria in lingua turca, inglese ed italiana.